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[Storia] Danzare caraibico, una passione pura.

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    max raso
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    Registrato il: 18/05/2009
    Città: TARANTO
    Età: 50
    Sesso: Maschile
    00 26/03/2010 08:58
    Collocate geograficamente nei mari caldi dell’America centrale le isole caraibiche, gigantesco laboratorio di canti, musiche, e danze, sono un territorio fascinoso dalle mille bellezze naturalistiche. E’qui, in questo luogo esotico, che vede la luce l’incredibile incantesimo coreutico caribeno. La sensazione che si prova ascoltando i ritmi caraibici è quella di una pulsione energetica che invoglia al movimento: è musica fatta per ballare. Danzare, istintiva celebrazione del movimento corporeo, è un’antica manifestazione innata nell’uomo.”Comunemente si suol dire che la danza sia nata con il genere umano: si pensi al moto del bambino nel grembo della madre ancor prima che se ne ascoltino i vagiti”. Uno studio condotto da Marcel Zentner dell’Università di York, esaminando gruppi di bambini dai due ai cinque mesi, ha dimostrato come essi riescano a muoversi già ritmicamente. La parola caraibico denota quel gruppo etnolinguistico, oggi scomparso, che per secoli ha occupato specificatamente la zona del bacino amazzonico e delle Antille. Gran parte delle isole caraibiche furono scoperte da Cristoforo Colombo; alcune erano così piccole che per descriverle ad Isabella di Castiglia al navigatore gli bastò mostrarle il suo fazzoletto ed esclamare semplicemente: “Questa è l’isola Maestà”. Tradizionalmente il danzare caraibico, oggi passato dalla “calle” al palcoscenico, interessava la sfera del religioso, dell’intimo, del rituale: si ballava simulando le onde del mare, s’inscenavano suggestive imitazioni corporee raffiguranti desideri trascendenti, si personificava l’immensa potenza della terra. Passi, movimenti e gestualità (spesso inusitate agli europei) conducono alla rumba, al mambo, al chachacha, alla bachata, alla salsa, o ad uno scatenato reggaeton di recente invenzione. Nate dall’incontro interculturale di più continenti (Africa, Europa, America) le danze caraibiche rappresentano l’apoteosi del vigore tersicoreo sotto ogni aspetto. Sensualità, espressività, naturalezza, improvvisazione, dinamicità, in altre parole esprimono fedelmente il concetto di “Sabor Latino”. Sono balli in cui la nostra corporeità, senza ritegno, senza paura, senza volerlo, diventa strumento della danza che traduce in libere emozioni il nostro muoversi. La FIDS, la federazione italiana di danza sportiva, ha catalogate le danze caraibiche (nel bene o nel male) solo nei seguenti balli: Mambo, Merengue, Salsa, Bachata e Rueda. Lì, a quelle latitudini, danzano e s’infiammano le moltitudini dei corpi, senza limitazioni di genere. Ritmo primordiale per eccellenza, il danzare caraibico è l’insieme dei suoni scanditi da strumenti a percussione stupefacenti. Così l’etnomusicologo Diego Carpitella a proposito dei tamburi: “sono la sintesi terapeutica e dei simboli”. Si capisce quanto siano vitali nelle danze caraibiche le congas, i bongos, le maracas, oppure le claves, l’ossatura della musica afrocaraibica. Semplici bacchette di legno quando vengono percosse, quasi a richiamare l’azione umana della sessualità, effondono un suono acuto, secco, molto intenso, senza risonanza, che risalta anche nella più consistente orchestrazione. Una passione pura, dunque, quella per le danze caraibiche, da assaporare continuamente in tutta la loro naturalità musicale, coerenza culturale ed essenza danzerina. ”Sarà la danza a fornire ai secoli venturi i migliori elementi per giudicare la nostra educazione e la nostra civiltà”. (G.Vuillier,La Danza).

    Bibliografia:

    Ballare danzare. Regole generali, Rino Capone - Storia della danza e del balletto, Alberto Testa -
    Cronache dei caraibi, M.Barroso-Igor Reyes-Ortiz - Le percussioni, Guido Facchin

    www.maxraso.blogspot.com
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    dodicix
    Post: 15.830
    Registrato il: 10/11/2004
    Sesso: Maschile
    Il Darth Fener del Forum!
    Selezionatore Musicale di Radio Caribe!
    00 29/03/2010 10:25
    Re:
    max raso, 26/03/2010 8.58:

    Si capisce quanto siano vitali nelle danze caraibiche le congas, i bongos, le maracas, oppure le claves, l’ossatura della musica afrocaraibica.



    Esattamente, e proprio per questo si capisce - specularmente - quanto siano inutili ed inopportuni (ad esempio) i colpi di Grancassa ("UNZ") "sull'Uno" tipici della Musica Dance occidentale. [SM=x1854192]

    "UNZ" che i produttori discografici nostrani tentano, disperatamente, di imporre al pubblico Latino per attrarre alle vendite anche il giovane pubblico "discotecaro". [SM=x1852813]

    Dal bel messaggio di MaxRaso si deve capire che cosa significhi la Danza e pure la Musica Latina, quindi necessita RISPETTO per questa (parte di) Cultura, cosa che "lo spacciatore di Commerciale" non ha assolutamente! [SM=x491815]

    E come il diceva "il Predicatore di Caciocavallo": "PENTITEVI, CULATTACCHIONI! ...e dallo sdegno... mi ribalto!" [SM=x491798]
    [SM=x491826] [SM=x491826] [SM=x491826]