(per non parlar del cane) di Jerome K. Jerome
Esilarante
(come, anche se in misura leggermente inferiore, il suo seguito: "Tre uomini a zonzo"): ci sono battute meravigliose
(
"io adoro il lavoro, starei delle ore a guardare quello degli altri!"), situazioni paradossali (uno dei protagonisti che si sveglia con la certezza che un elefante si sia seduto sul suo stomaco
e invece...
), decrizioni geniali (il tempo che impiega l'acqua per il te a bollire a seconda dell'urgenza che se ne ha
)
Insomma, io penso di averlo già letto almeno 3 volte e ogni tanto ho la tentazione di riprenderlo in mano
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Valga bien mi aclaraciòn: Plato de Segunda Mesa no soy yo!